Il lavoro da remoto si è ormai largamente avviato in ogni tipo di settore, ma il remote working non si ferma all’impiegato d’ufficio bensì si sta diffondendo velocemente in altri settori della nostra vita quotidiana, come ad esempio:
- sanità
- servizi
- scuole
Dalle famose lezioni scolastiche online del Lockdown alle visite dei medici (ove è possibile) oggi è tutto differito. Il distanziamento sociale, creato a seguito della pandemia da Covid19, ha ridisegnato una nuova società.
Sarà questo il futuro?
Questo ancora non possiamo prevederlo, sicuramente in moltissimi casi soprattutto ove converrà questa modalità in remoto, è probabile che la modifica sarà irreversibile. Ciò che si può già supporre è che gli strumenti informatici ovviamente saranno sempre più i protagonisti di questa nuova era prevalentemente telematica. Scuola a distanza, lavoro a distanza e visite a distanza saranno spronati ad essere efficienti in qualsiasi occasione. Vero è che le scuole hanno riaperto ma, tra possibili contagi e rischi, le video-lezioni ci saranno ancora. Per non parlare delle visite mediche che già in questo periodo vengono molto spesso eseguite a distanza con una tele intervista tra medico curante e paziente. Se il medico ritiene che le informazioni cliniche estrapolate da un paziente attraverso una video-chiamata ad esempio, possano essere sufficienti ai fini di una diagnosi, il paziente non dovrà recarsi in ambulatorio. Non sta a noi, in questo contesto soprattutto, giudicarne i benefici o meno, sicuramente però è doveroso porre l’attenzione sull’esigenza dell’intera popolazione riguardo l’utilizzo di validi software personali. E’ palese la necessità per tutti gli italiani di poter usufruire di strumenti e dispositivi efficaci per vivere la propria quotidianità. Se fino a poco tempo fa molte persone non erano preparate a questo cambio di rotta tecnologico e radicale, oggi dovranno rimettersi in pari con il mondo che sta già cambiando. La chiamano era biomediatica ed è appena iniziata.