Il lavoro da remoto è sempre più una costante e, una volta usciti dalle necessarie limitazioni imposte dalla pandemia, avremo un contesto lavorativo del tutto diverso da quello pregresso, sicuramente più flessibile.
Stiamo vivendo un momento lavorativo fatto di riunioni da remoto, smart working, telelavoro, dirette in rete. Sembrano già lontani i tempi in cui ci si riuniva intorno a un tavolo il lunedi mattina per fare il punto della situazione in azienda. Sicuramente tutto ciò ha cambiato la nostra quotidianità e i nostri schemi abituali; adesso le nostre agende sono colme di riunioni in orari diversi dal solito e i contesti di collegamento ad esse è sempre più svariato. Ma c’è un aspetto, fondamentale da sempre, che oggi assume ancor più rilevanza ed è il focus sulla sicurezza dei dati.
Quando si accede ad una piattaforma aziendale, magari per un colloquio o una riunione, si utilizzano codici di cui troppo spesso viene sottovalutata l’importanza. In ogni azienda l’attenzione su:
- dispositivi di accesso
- password
- credenziali
deve sempre essere estremamente alta. I tentativi di violazione di un sistema informatico aziendale sono elevati e il rischio che possano essere attuati è sempre dietro l’angolo.
Perché i sistemi vengono violati?
Sono diverse le motivazioni che spingono un malintenzionato a violare un sistema informatico. L’illecito consiste nel violare normative preesistenti e soprattutto, violare la privacy. I dati di un’azienda sono la parte fondamentale dell’attività e, venirne in possesso, potrebbe aiutare competitors e altri ad avvantaggiarsi in modo ovviamente sleale.
L’art. 615 ter c.p. punisce infatti l’intrusione informatica ancor prima di valutarne le motivazioni.
L’obiettivo principale della sicurezza informatica in azienda rimane comunque proteggere la stessa da:
- danneggiamento del sistema
- furto dei dati sensibili
Le persone non legittimate all’accesso o legittimate soltanto in parte, sono passibili di legge. Per questo è fondamentale avvalersi di software di sicurezza che lavorino al nostro fianco per proteggere il nostro operato.
